

FALANGHINA BENEVENTANO I.G.T.
Vino ad Indicazione Geografica Tipica del Beneventano
Zona di produzione: Ottenuto dalle uve omonime, largamente diffuse in Campania, da vigneti situati nella provincia di Benevento.
Uve: Falanghina
Tecnologia: Vinificazione in bianco, senza macerazione, onde preservarele doti di freschezza di questo vino. Fermentazione a temperatura controllata e successive lavorazioni permettono di esprimere al meglio i suoi caratteri
Caratteristiche organolettiche: Colore:giallo paglierino luminoso con riflessi verdolini. Odore: intenso, con note floreali, di mela verde e pera. Sapore:fruttato, sapido, di buona corrispondenza gusto-olfattiva.
Caratteristiche Chimiche: Alcole effettivo, % vol.11.50 – 12.50 Zuccheri, g/l 8.00 – 9.00 Acidità totale, g/l 5.00 – 6.00
Temperatura di Servizio: 8 – 10° C stappandolo al momento.
Modalità di Conservazione: Conservare in luogo fresco, asciutto ed al riparo da fonti di luce e calore
“SANTAROSA” PINOT BIANCO DOC COLLIO
Di colore giallo paglierino con note dorate, al naso risulta ampio ed intenso con note tropicali e floreali dolci. Al palato è estremamente raffinato, con note fruttate di mela bianca, pera e note di fiori d’acacia. Morbido e vellutato, ha un’ottima persistenza
CURTEFRANCA BIANCO DOC BIOLOGICO
Curtefranca è il nuovo nome della DOC che dal 2008 che sostituisce il Terre di Franciacorta. Il cambio di nome di questa storica Denominazione elimina due problemi: Terre di Franciacorta era un nome troppo lungo e comunque legato a Franciacorta il che faceva del Terre un figlio minore del Franciacorta. Con un nome tutto suo (Curtefranca è il nome latino della zona) crediamo potrà darci ancora tante soddisfazioni e, soprattutto, dimostrare di essere sufficientemente adulto per vivere una propria brillante storia.
CASTELLO DI SPESSA "YELLOW HILLS" RIBOLLA GIALLA DOC COLLIO
Un’antica varietà autoctona friulana, che eleva il prestigio del nostro territorio. Di colore giallo paglierino con note verdoline, al naso esprime sentori citrini e floreali. In bocca esplode una grande freschezza con finale lungo e cremoso.
Chardonnay
Il vitigno Chardonnay fu introdotto in Alto Adige già nel 1835 per iniziativa dell’arciduca Giovanni d’Asburgo, e più tardi fu ripreso dal fondatore del primo istituto tecnico enologico italiano, che ne promosse la diffusione capillare. Noto inizialmente come Pinot bianco “giallo”, lo Chardonnay fu riscoperto in grande stile dai viticoltori altoatesini negli anni Ottanta. Le vigne da cui provengono le nostre uve - situate nelle zone di Magrè, Cortaccia, Salorno e Pochi - grazie ai loro terreni calcarei ricchi di ciottoli, garantiscono a questo vitigno delle condizioni di crescita vantaggiose.